ECONOMIA &LAVORO

 
 
 
Motorshow, la passione dei motori sfida la crisi
 
HOME DEL DOSSIER
Il salone
Le novità
Dossier 2&4 ruote

Se l'auto gioca d'anticipo

di Mario Cianflone

Pagina: 1 2 di 2 pagina successiva
commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci

Prevenire è meglio che curare. Evitare un incidente, potenziando la sicurezza attiva con l'aiuto di software e silicio, è la strada che tutte le case automobilistiche stanno percorrendo per salvare vite.
Perché se da una parte le scocche sempre più robuste, la progettazione a prova di crash, le norme più severe nonché gli airbag a profusione fanno la loro – fondamentale – parte come elementi passivi, la sicurezza attiva resta il punto focale. E qui l'elettronica gioca un ruolo insostituibile. È una storia che ha trent'anni, essendo iniziata quando l'Abs è stato introdotto sulle grandi corazzate stradali tedesche: le Mercedes S e le Bmw Serie 7, per poi diventare dotazione standard di tutte le macchine. Salvando migliaia di vite e alleggerendo le spese sanitarie per decine di milioni di euro. E adesso che anche l'Esp, il piccolo genio antisbandamento, è preente su un gran numero di auto (e guai a non averlo), lo stato dell'arte della tecnologia ci propone soluzioni più sofisticate, anzi predittive.
Capaci, cioè, di comprendere in anticipo le situazioni e din agire di conseguenza correggendo traiettorie o iniziando a frenare. Due esempi: il Predictive brake assistant (Pba) e Predictive collision warning (Pcw). Si tratta di sistemi riservati alle vetture di caratura (per ora) medio alta, sono realizzati da Bosch, la casa che ha inventano l'Abs, e permettono di migliorare notevolmente la sicurezza. Il primo predispone l'impianto frenante a una frenata d'emergenza: manda in pressione i circuiti idraulici e avvicina le pastiglie dei freni ai dischi. È capace di ridurre i tempi di frenata accorciando gli spazi di arresto. E pochi centimetri possono separare uno spavento da una tragedia. Il Pcw è invece un assistente digitale: capisce il pericolo imminente e avvisa il guidatore. Come? Semplice, con un colpetto ai freni, un leggero strattone alla cintura di sicurezza e, se non basta a risvegliare il pilota dal torpore, anche con segnali acustici e visivi.
Entrambi appartengono dunque alla categoria dei sistemi predittivi, i cosiddetti Pss che rilevano in anticipo la possibilità di un incidenti e attuano opportune contromisure. Sfruttando anche impianti già noti come Abs, Esp, assistente idraulico di frenata. E soprattutto l'Adaptive cruise control che aiuta a mantenere automaticamente la distanza corretta dal veicolo che precede, sorvegliando la zona antistante la vettura fino a 200 metri. Il radar individua le vetture che marciano nella stessa corsia, calcolandone distanza e velocità relativa alla nostra vettura. È l'occhio digitale che riconosce il pericolo ed attiva i sistemi "predittivi".
La cui evoluzione va verso la sempre più stretta integrazione tra sicurezza passiva e attiva. Bosch ha, infatti, realizzato un sistema modulare battezzato Caps (Combined active & passive safety). Utilizza sensori e attuatori per evitare le collisioni e se queste sono inevitabili, perché le legge della fisica non sono aggirabili, cercare di mitigarne le conseguenze.
Ad esempio uno dei moduli Caps, chiamato Secondary collision mitigation (Scm), serve per ridurre i danni derivanti dalle collisioni secondarie. Cioè quelle che si verificano quando il guidatore dopo il primo impatto, a causa dello shock, frena troppo poco o non preme affatto il pedale. Grazie all'elettronica, l'Scm impedisce di perdere totalmente il controllo dell'auto.
L'integrazione con i sistemi passivi si esplica con due funzioni del sistema Caps. La prima è Early pole crash detection e migliora la protezione nelle collisioni laterali. La seconda – Advanced rollover sensing – agisce in caso di cappottamento. Tutte e due sfruttano i sensori per rilevare i movimenti rilevatori di un urto o un ribaltamento imminente. La centralina di gestione comprende il pericolo e prepara l'attivazione degli airbag laterali o di quelli per la testa. E se si beve troppo? C'è un sensore, già presente su alcune Volvo, che inibisce l'accesione del motore.

Giganti meno aggressivi
Troppi incidenti, e spesso troppo gravi, coinvolgono ogni anno i mezzi pesanti. Volvo, che in fatto di sicurezza è un autentico benchmark per l'intera industria automotive, ne prende atto e dà l'esempio. Dal 1º gennaio tutti i camion della serie Fh venduti in Italia saranno full optional per quanto riguarda la sicurezza. Saranno quindi equipaggiati con dispositivi evoluti come l'Lss, che segnala con un allarme sonoro il cambiamento involontario – non segnalato dal lampeggiatore di direzione – di corsia di marcia, l'Lcs, sistema radar che avvisa il conducente dell'eventuale presenza di un veicolo nell'angolo cieco dal lato passeggero, l'Esp che ripartisce la potenza frenante tra trattore e semirimorchio e il Das che valuta il comportamento del conducente, invitandolo... sonoramente e con un messaggio sul display a prendersi una sosta rinfrancante qualora rilevi che la soglia di attenzione dell'autista è scesa sotto il livello di guardia.

  CONTINUA ...»

Pagina: 1 2 di 2 pagina successiva
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-